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GASOLIO CON LE AUTOBOTTI, VITTORIA DEI PESCATORI
IL CONSIGLIO DI STATO ABOLISCE IL MONOPOLIO DEL RIFORNIMENTO AL PORTO. SCONFITTI SINDACO E CAPITANERIA
GALLIPOLI — Il «bunkeraggio» nel porto di Gallipoli, ossia il rifornimento del carburante per i pescatori con le autobotti, è lecito. Ed a sancirlo è stata una sentenza, emessa l'11 dicembre scorso dal Consiglio di Stato che ha respinto il ricorso presentato dalla Capitaneria di Porto di Gallipoli, dal Comune di Gallipoli e dalla società «Nuova Ampa» dell'imprenditore gallipolino Vincenzo Barba secondo i quali il «bunkeraggio» sarebbe altamente pericoloso ed inquinante. «E' un grande successo -afferma raggiante Maurizio Alloggio, coordinatore regionale di Legapesca. Il nostro prossimo obiettivo è quello di ottenere la gestione del mercato Ittico di Gallipoli che fino ad oggi il sindaco Vernieri ha considerato una cattedrale del deserto».
IL MONOPOLIO - E' la fine, dunque, del monopolio. Nel porto di Gallipoli esistono a tutt'oggi due pompe: una è dell'imprenditore Vincenzo Barba, l'altra dell'Agip Petroli ma gestita da Barba. Di fatto - secondo i pescatori - Barba avrebbe il monopolio della vendita del carburante. Due anni fa la cooperativa di pescatori «Il Faro» stipulò un accordo con la ditta «Camer Sud» di Galatina per la vendita del carburante con le autobotti. Pochi giorni dopo la Capitaneria di Porto di Gallipoli emise un'ordinanza con la quale impediva di fatto l'attuazione, dell'accordo.
IL RICORSO AL TAR - I pescatori, con l'appoggio di Legapesca, hanno presentato un ricorso al Tar di Lecce. E nel giugno scorso l’organismo della giustizia amministrativa regionale ha dato ragione loro, autorizzando così il «bunkeraggio». Da due mesi la «Camer Sud» fornisce il carburante con le autobotti ai pescatori. La «Nuova Anpa», il Comune di Gallipoli e la Capitaneria di Porto hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato. Ma i pescatori (difesi dall'avvocato Sante Nardelli del Foro di Bari) hanno vinto anche questa battaglia. «E' una sentenza storica – conclude Alloggio perchè consente la liberalizzazione del mercato della distribuzione del gasolio nei porti da pesce».
Autore / Fonte: IL CORRIERE DEL MEZZOGIORNO - 14 DICEMBRE 2001- AVVOCATO NARDELLI
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