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Gare tutte da rifare in ballo 37 milioni
Fogne, i giudici bocciano l'ente: rischio danni?
Gare contese di cui se ne parla da due anni e che probabilmente produrranno qualche costo anche in termini di risarcimenti danni. Per ora c'è una sentenza che ferma tutto. Il Consiglio di stato ha in parte accolto i ricorsi della spagnola «Pridesa Proyectos y servicios» (ora Acciona Agua) sulle gare Aqp per la manutenzione delle fogne in tre ambiti della provincia di Bari per un totale di 37 milioni di euro. La sesta sezione di Palazzo Spada, con un'articolato dispositivo firmato dal presidente Giovanni Ruoppolo e dal relatore Rosanna De Nictolis (uno dei massimi esperti in materia di appalti) hanno annullato gli atti dell'Aqp su un gruppo di gare dì un paio di anni fa. I giudici di appello - cassando la sentenza di primo grado emessa dalla I^ sezione del Tar Puglia - hanno rinviato gli atti all’Aqp per una nuova decisione. Una bella gatta da pelare per l'ente che nel frattempo ha aggiudicato la nuova gara a due imprese, una delle quali ha proposto un ribasso di poco meno il 2%rispetto al 14° proposto dagli spagnoli.
I fatti risalgono al 2006 quando l'Aqp bandisce le gare e, dopo averle aggiudicate agli spagnoli, annulla gli atti ripetendo la procedure. I lavori di manutenzione delle fogne riguardano i tre ambiti territoriali della provincia di Bari. Totale dei lavori a base d'asta, poco più di 37 milioni di euro. L'ente, ravvisando una presunta irregolarità del consorzio di imprese (gli spagnoli erano in Ati con la Lucente di Bari), lo esclude e rinnova la gara aggiudicando i lavori all’ Ati «Ruta srl (mandataria» con un ribasso dell'1,69% e (0.69% per un altro ambito territoriale).
Gli spagnoli fanno ricorso al Tar che con una sentenza emessa l'anno scorso dalla I sezione, lo respingono ritenendo corretta gli atti dell'ente Aqp. I legali dell’Acciona (Giovanni Vittorio Nardelli e Sante Nardelli) e della Lucente (avvocato Giacomo Valla) appellano la sentenza al Consiglio di stato: con un provvedimento di qualche giorno fa i giudici di Palazzo Spada non solo hanno bocciato i provvedimenti di esclusione dalla gara e di annullamento dell'aggiudicazione a favore degli spagnoli, ma si sono riservati ogni ulteriore decisione sul nuovo affidamento fatto nei confronti della ditta Ruta (due commesse da 24milioni) e del Conscoop (13 milioni). Palazzo Spada attende infatti provvedimenti da parte dell’Aqp che per ora, non potrà far nulla fino a quando non saranno pubblicate le motivazioni della sentenza. L'unica certezza e che non é stato condivisa la tesi del Tar secondo cui era stata incamerata la cauzione da parte di Aqp ed era stata trasmessa una segnalazione all'Autorità per i lavori pubblici a danno della Lucente. Non e da escludere che l'Aqp (difeso dall'avv.Giovanni Nardelli omonimo in parte del difensore di Acciona) possa essere esposto a una richiesta di risarcimento danni da parte delle imprese che secondo il Consiglio di stato sono state escluse illegittimamente dalla gara. La stessa «Acciona» secondo i suoi legali, avrebbe subito un considerevole danno d'immagine. Si aspettano ora le motivazioni della decisione dei giudici romani.
Autore / Fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - 26 GIUGNO 2009- AVVOCATO NARDELLI
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