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Autore/Fonte: www.giustizia-amministrativa.it AVVOCATO NARDELLI (STUDIO LEGALE NARDELLI)
Autore / Fonte: WWW.GIUSTIZIA-AMMINISTRATIVA.IT
DIRITTO AMMINISTRATIVO - CONCESSIONE DEMANIALE MARITTIMA - CANONI DEMANIALI - QUANTIFICAZIONE
N. 00527/2014REG.PROV.COLL.
N. 02240/2013 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 2240 del 2013, proposto da:
L'Aragosta s.r.l. in persona del legale rappresentante in carica, rappresentata e difesa dall'avvocato Alessandro De Matteis, con domicilio eletto presso Giuseppe Pecorilla in Roma, via della Scrofa, 64;
contro
Comune di Gallipoli;
nei confronti di
Ministero dello sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell'economia e delle finanze, in persona dei rispettivi ministri in carica, Agenzia del Demanio in persona del legale rappresentante in carica, rappresentati e difesi dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Regione Puglia;
per la riforma
della sentenza del T.A.R. LAZIO - ROMA: SEZIONE II TER n. 7252/2012, resa tra le parti, con cui il giudice amministrativo ha dichiarato il difetto di giurisdizione - rideterminazione canone concessione demaniale marittima
Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio delle Amministrazioni intimate, in epigrafe indicate;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 14 gennaio 2014 il consigliere Roberta Vigotti e udito per l’appellante l’avvocato De Matteis;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO e DIRITTO
La società L’Aragosta chiede la riforma della sentenza, in epigrafe indicata, con la quale il Tribunale amministrativo del Lazio ha dichiarato la carenza di giurisdizione del giudice amministrativo a decidere della controversia relativa alla rideterminazione dei canoni demaniali dovuti per la concessione di un’area sita in Gallipoli, sulla quale esistono un manufatto insistente sull’area adibita a ristorante, una terrazza scoperta sovrastante il ristorante stesso, un’area esterna sottostante al porticato, una zona scoperta asservita.
Sostiene la ricorrente che tali immobili non appartengono al demanio marittimo, e sono pertanto stati erroneamente computati dall’Amministrazione al fine della determinazione del canone.
Tale contestazione, che non è ristretta alla deduzione dell’erroneità di un calcolo patrimoniale, ma si rivolge all’uso del potere di cui il provvedimento impugnato in primo grado è espressione autoritativa, fuoriesce dall’ambito della mera applicazione di tabelle prestabilite, e, quindi, dall’ambito della giurisdizione ordinaria, come determinata, in materia, dall’art. 133, comma 1 lett. b) cod. proc. amm. (cfr. Cons. Stato, sez. VI, 4 novembre 2013, n. 5289; 3 febbraio 2011, n. 787; 14 ottobre 2010, n. 7505; 26 maggio 2010, n. 3348).
In conclusione, l’appello è fondato e deve essere accolto, con conseguente annullamento della sentenza impugnata e rinvio al giudice amministrativo di primo grado, ai sensi dell’art. 105, comma 1, cod. proc. amm.
Le spese del giudizio possono essere compensate tra le parti.
P.Q.M.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta), definitivamente pronunciando sull'appello in epigrafe indicato, lo accoglie e, per l’effetto, annulla con rinvio la sentenza impugnata.
Spese compensate.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 14 gennaio 2014 con l'intervento dei magistrati:
Stefano Baccarini, Presidente
Maurizio Meschino, Consigliere
Gabriella De Michele, Consigliere
Roberta Vigotti, Consigliere, Estensore
Carlo Mosca, Consigliere
L'ESTENSORE IL PRESIDENTE
DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 04/02/2014
IL SEGRETARIO
(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)
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