studio legale bari
Studio Legale
21 APRILE 2012 - GESTIONE DEL PICCINNI - IL COMUNE RISARCIRA'

 

LA SENTENZA

PERSA UN'ALTRA CAUSA

«COOPTA» DANNEGGIATO

Il municipio dovrà indennizzare il Consorzio che gestì fino al 2006 e fu poi escluso con una procedura non corretta

Gestione del Piccinni

il Comune risarcirà

 Consiglio di Stato: illegittimo l'affidamento alla Fondazione


 

• Il Comune dovrà pagare. Quanto. Io sta­bilirà un funzionario dell'Antitrust nominato perito dai giudici. Il Consiglio di stato chiude parzialmente la vicenda dell'affidamento diret­to illegittimo della gestione del teatro Piccinni (ora in ristrutturazione) alla fondazione Pe­truzzelli, anziché ricorrere alla gara pubblica. Per Palazzo Spada, insomma, non c'è dubbio che il Comune abbia violato le norme della concorrenza, così come non c'è dubbio che l'am­ministrazione dovrà risarcire il Consorzio «Coopta» (difeso dagli avv.Giovanni Vittorio Nardelli e Giovanni Lucio Smaldone), l'ex gestore fino a giugno del 2006 dopo un contratto quinquennale siglato a seguito di un altro con­tenzioso insorto con la precedente amministra­zione. Tuttavia, i giudici romani della V sezione (presidente Luciano Barra Caracciolo, rela­tore Fabio Franconiero) con una sentenza par­ziale, hanno accolto l'appello del Comune (avv.Biancalaura Capruzzi e Rosa Cioffl) solo in relazione alla quantificazione del danno che secondo il Tar andava fatto nella misura del 51%  della perdita di chances: per intenderci, si tratta della differenza derivante da quel saldo tra dare e avere, che avrebbe impedito al Consorzio di «inseguire un risultato economico utile anche per eventuali e nuovi servizi analoghi a causa del comportamento illegittimo del municipio.

Sul punto, il Comune si era difeso sostenendo di non dovere corrispondere nulla perché il saldo della gestione era addirittura negativo di 2mìla euro: in particolare, secondo i calcoli fatti dall'amministrazione, dal l° luglio 2006 al 23 dicembre 2006 la gestione del Piccinni è costata 402.200,5 euro ed ha prodotto 400.200 euro, dun­que è stata in perdita. Ma a rimescolare le carte in tavolo potrebbero essere i conti derivanti dall'utilizzo diretto del teatro da parte della Fondazione per altre attività: e qui le cose po­trebbero andare diversamente.

Il consulente individuato per eseguire una serie di calcoli che dovranno tener conto dei valori di mercato e dell’'«utile netto ritraibile dalla convenzione per la gestione del Teatro Piccinni sulla base dei valori attivi e passivi di gestione ordinariamente rilevabili sul relativo mercato o su mercati aventi caratteristiche oggettivamente comparabili» per il periodo di cir­ca tre anni della gestione, sarà il dott. Mario Denni, funzionario dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato. I giudici hanno an­che circoscritto l'attività del loro consulente: a lui toccherà infatti quantificare «la chance di aggiudicazione del servizio del Consorzio sulla base della normale apertura del mercato "ri­levante" nazionale in rapporto a quello di Bari specificando eventuali scostamenti del primo rispetto al secondo, in rapporto al ricorso ad una procedura ad evidenza pubblica aperta per l'individuazione dell'affidatario del servizio». Il perito avrà a disposizione circa sette mesi per depositare in cancelleria le sua valutazioni: il termine assegnato alle parti per la presenta­zione delle proprie osservazioni è il 31 ottobre, mentre quello per il deposito della perizia è il 20 novembre. L'udienza per la sentenza definitiva è fissata per l'11 dicembre. Nel periodo 2001-2006, il teatro Piccinni è stato gestito dal Consorzio Coopta (vincitore di un precedente ricorso con la vecchia amministrazione), di cui facevano parte un gruppo di cooperative teatrali baresi. Alla vigilia della scadenza dell'affidamento, a giugno del 2006, il Comune deliberò l'affidamento alla Fondazione Petruzzelli della gestione del teatro per un pe­riodo di tre anni ricorrendo al cosiddetto af­fidamento in house. Tale procedura consentiva agli enti pubblici di affidare i servizi diret­tamente a società partecipate (ma ora con par­ticolari restrizioni) senza fare gara. Il Consorzio Coopta, messo alla porta, fece ricorso al Tar che respinse l'istanza, poi ribaltata nel 2008 dal Con­siglio di Stata Insomma, il Comune era obbligato a fare la gara e non poteva in alcun modo affidare il servizio alla Fondazione priva di requisiti per l'in house. L'amministrazione bandì una gara di un mese per dare sfogo alla sentenza, poi accolse la proposta della Fonda­zione Petruzzelli di gestire il teatro a costo zero. Da qui il nuovo giudizio di «Coopta» per il risarcimento.

 

 

I vari contenziosi Una vicenda iniziata oltre 20 anni fa ma gestita male nel 2006

La vicenda della gestione del teatro Piccinni si trascina di contenzioso in con­tenzioso. Il precedente - che nel 2001 poi portò all'affidamento a «Coopta» come prezzo di transazione - risale al 1991 quando il Comune aggiudica la gara al Consorzio. L'amministrazione, poi, revo­ca la delibera perchè l'atto non è passato alla sezione di controllo, il Tar respinge il ricorso di «Coopta» che, dal Consiglio di stato, ha ragione nel dicembre del 1996. Tre anni dopo si arriva a un accordo: il Comune (delibera del 2000) si impegna a pagare le spese legali e affidare la gestio­ne a Coopta per cinque anni (fino al 2006). Ma alla scadenza del contratto, appunto nel 2006, il Comune decide di affidare di­rettamente il servizio alla Fondazione Pe­truzzelli. «Coopta» torna al Tar ma ha torto, mentre il giudizio viene ribaltato dal Consiglio di stato. A questo punto il Con­sorzio torna al Tar per i danni: i giudici ac­colgono la richiesta, il Comune ritiene di non dover dare nulla perchè la gestione è stata in perdita, ora Palazzo Spada ha de­ciso che in qualche modo Palazzo di città dovrà pagare.

 

 

Scarica l'allegato in PDF


Autore / Fonte: LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

Avvocato Sante NARDELLI
Diritto costituzionale, diritto amministrativo, diritto civile, diritto processuale amministrativo e civile, diritto societario, diritto delle successioni, diritto di famiglia, diritto stragiudiziale. Patrocinante dinanzi alla Corte di Cassazione, Consiglio di Stato, Corte dei Conti, altre Magistrature Superiori.

Avvocato Giovanni Vittorio NARDELLI
Diritto amministrativo, diritto processuale amministrativo, diritto degli appalti, diritto dell'energia, diritto dell'edilizia e dell'urbanistica, diritto dell'ambiente e smaltimento dei rifiuti, diritto del commercio, diritto civile, diritto processuale civile. Diritto Tributario. Patrocinante dinanzi alla Corte di Cassazione, Consiglio di Stato, altre Magistrature Superiori, Tribunale Amministrativo Regionale, Corte di Appello e Tribunale Ordinario Civile. Continua

Avvocato Maria Giulia NARDELLI
Diritto civile, diritto processuale civile, diritti delle persone e delle successioni, diritto di famiglia. Fondazioni, associazioni, enti senza fine di lucro, contratti civili, tipici ed atipici. Diritto ecclesiastico. Diritto canonico. Patrocinante dinanzi alla Corte di Appello e Tribunale Ordinario Civile.

Avvocato Dora NARDELLI
Diritto civile, diritto processuale civile, diritti delle persone e delle successioni, diritto di famiglia. Fondazioni, associazioni, enti senza fine di lucro, contratti civili, tipici ed atipici. Diritto ecclesiastico. Diritto canonico. Patrocinante dinanzi alla Corte di Appello e Tribunale Ordinario Civile.

Avvocato Antonio DENORA
Diritto civile, diritto processuale civile, diritto societario, diritto fallimentare e procedure concorsuali. Diritto del lavoro. Concorrenza. Diritto delle successioni, diritto di famiglia. Diritti delle persone e risarcimento del danno. Patrocinante dinanzi alla Corte di Appello e Tribunale Ordinario Civile. Continua

Avvocato Roberto SAVINO
Diritto civile, diritto processuale civile, diritto bancario, diritto societario, diritto fallimentare e procedure concorsuali. Diritto del lavoro. Concorrenza. Patrocinante dinanzi alla Corte di Appello e Tribunale Ordinario Civile.

Avvocato Marco Maria TRAETTA
Diritto civile, diritto processuale civile. Diritti delle persone e risarcimento del danno. Patrocinante dinanzi alla Corte di Appello e Tribunale Ordinario Civile.